Modificare la mente è modificare il cervello: i benefici della psicoterapia

E’ ormai noto a tutti che il disagio mentale può essere affrontato e superato attraverso due tipologie di approcci: da un lato l’approccio biologico, psichiatrico che si basa sul farmaco; dall’altro lato l’approccio psicologico, psicoterapeutico che si basa sulla “terapia della parola”. Tuttavia questa suddivisione e questo modo di pensare tendono a far sottovalutare l’evidenza scientifica secondo la quale, la psicoterapia modifica il cervello e quindi non è meno “biologica” rispetto alla terapia farmacologica.

Numerose evidenze scientifiche negli ultimi due decenni hanno mostrato tale processo di cambiamento psicobiologico, grazie all’avvento della neuroimaging funzionale (PET e SPECT). Tali studi hanno evidenziato come la psicoterapia cognitivo comportamentale (CBT) ed anche altre metodologie psicoterapeutiche modifichino le funzioni cerebrali in pazienti con panico, disturbo d’ansia sociale, fobie specifiche, disturbo post traumatico da stress, disturbo ossessivo compulsivo, disturbo depressivo maggiore e disturbo borderline di personalità. Disturbi d’ansia, stati di depressione ed altre situazioni di disagio possono essere efficacemente trattate attraverso la psicoterapia, che porta alla comprensione dei modelli di pensiero irrazionali sottostanti che creano stati emotivi disfunzionali. La psicoterapia, in combinazione con la terapia farmacologica, ove ve ne fosse la necessità, si configura come la strategia di trattamento migliore in quanto porta dei cambiamenti non solo nella “mente” ma anche nel “cervello”. Infatti, la psicoterapia genera l’apprendimento di nuovi modi alternativi di pensare e comportarsi.

L’apprendimento, come descritto dal premio nobel Eric Kandel, genera nel cervello nuove condizioni. Kandel, difatti, ha affermato che la psicoterapia può produrre dei cambiamenti attraverso l’apprendimento, alterando la forza delle sinapsi tra i neuroni, portando poi a dei veri e propri cambiamenti morfologici nei neuroni stessi. Gli esiti della psicoterapia ed i meccanismi di cambiamento ad essa connessi sono stati indagati ed approfonditi a livello psicologico e sociale e sono stati misurati attraverso il cambiamento dei sintomi, delle abilità psicologiche e del funzionamento sociale. È divenuto chiaro come tutti i processi mentali derivino da meccanismi del cervello e, quindi, ogni cambiamento nei nostri processi psicologici e cognitivi si riflette in cambiamenti nelle funzioni e nelle strutture del cervello stesso. L’importanza di questi studi è evidente, in quanto, sottolinea come al di fuori di fattori culturali e dei pregiudizi esistenti la psicoterapia porti a dei reali benefici, anche misurabili attraverso tecniche di neuroimagining, per le persone che soffrono di disagi emotivi e psicologici di varia natura, come disturbi d’ansia e disturbi depressivi.

Per ulteriori approfondimenti:

http://www.psicologicamenteok.com/

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