7 SEGNI DELLA FINE DI UNA RELAZIONE

Molte persone pensano che sia l’infedeltà la principale causa di rottura relazionale, che pone fine anche a quella che sembra la più bella storia d’amore. Eppure non è così, esistono dei segnali che sembrano preludere l’inevitabile crisi, spesso sottovalutati dai partner. Alcuni ricercatori, gli Psicologi Cognitivi Frank Fincham e Steven Beach, esperti di psicologia delle relazioni all’Università della Florida, hanno individuato i sette segnali comportamentali, caratteristici di un’insoddisfazione di coppia, che rivelano se il rapporto è a rischio rottura.

1 – NEGARE SOSTEGNO

La fine dell’offerta (o della ricezione ) di supporto e approvazione alla persona che ci sta accanto è il primo segnale da prendere in considerazione e su cui è necessario fermarsi a riflettere. Tale comportamento di rifiuto, prima di ogni altro, determina un generale sentimento di malessere psico-fisico.

2 – RIMUGINIO NEGATIVO (O RUMINAZIONE) IN LOOP

L’insoddisfazione nella coppia passa anche attraverso il circolo vizioso di pensieri negativi e atteggiamenti ostili nei confronti dell’altra persona. Che vanno dalla discussione perché il frigo è vuoto al covare l’idea di abbandonare il/la partner alla prima occasione!

3 – RICHIESTA-OSTRUZIONISMO

Lei: “Ma proprio oggi devono passare a trovarci i tuoi genitori?”. E, prontamente, lui fa finta di niente, piazzandosi davanti alla Playstation. Questo è un pericoloso segno di malessere all’interno di una relazione, è il sistema «richiesta-rifiuto», che denota una forte incomunicabilità. In genere, è la donna ad avanzare richieste o lanciare argomenti di discussione, mentre l’uomo, tra i due, è colui che tende a rifiutare il confronto, isolandosi.

4 – CONVINZIONI NEGATIVE

Lui non è determinato. È troppo buono. E’ pigro… Fare ripetutamente l’inventario delle carenze del partner non è certamente il modo migliore per mantenere l’armonia. Sembrerà strano, eppure queste sono «distorsioni cognitive»,le stesse «convinzioni irreali» che, soprattutto nei primi approcci, fanno della persona amata un essere quasi perfetto, e che inizialmente fanno bene alla relazione e sono determinanti ai fini della soddisfazione di coppia. Finché l’interpretazione personale di ciò che altri definirebbero «difetti» è positiva, tutto filerà liscio. In caso contrario, meglio cercare di capire che cosa effettivamente non va più.

5 – GIUSTIFICAZIONISMO

Ha fatto tardi al lavoro, sei certa, per ragioni che non dipendevano da lui? Oppure è una cosa che succede di continuo e pensi che potrebbe facilmente trasformarla in un’abitudine? Le ragioni che attribuiamo al nostro e al suo comportamento sono determinanti ai fini di una buona intesa. Se la bilancia, anziché verso la giustificazione, tende alla critica, è il caso di riflettere su quanto ci si sente soddisfatti dalla relazione.

6 – DISCREPANZA TRA PARTNER E MODELLO IDEALE

Siete innamorati della persona che avete vicino, oppure dell’idealizzazione di quella persona? Se vi siete fatti attrarre da un’immagine idealizzata, la crisi da insoddisfazione è garantita!

7 – EVOLUZIONE

Il grado di soddisfazione è associato alla percezione che la relazione sia migliorata nel tempo. Se vi sentite in una sorta di «limbo sentimentale», probabilmente non vi è stata grande evoluzione e forse è giunto il momento di dare «una spinta» al rapporto. Nel bene o nel male.

 

Dott. Massimo Amabili

 

FONTI:

“The taxometrics of marriage: is marital discord categorical?”, Steven R H Beach 1, Frank D Fincham, Nader Amir, Kenneth E Leonard (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/15982105/)

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